Il territorio

L’Azienda Fattoria Le Bonille nel corso degl’anni ha visto accrescere i suoi possedimenti, dal primo insediamento a Greti, passando per Montefioralle ed infine Olmastrino.

I terreni di Le Bonille, primo insediamento storico dell’azienda, si trovano in località Greti ad est del fiume Greve (parte orientale) a nord del paese di Greve. Il suolo qui è caratterizzato dal cosiddetto “macigno del Chianti”, ovvero da quella che più comunemente conosciamo come pietra serena.

Questa pietra è un’arenaria, quindi ricca di sabbia e limo, e grazie all’azione degli agenti atmosferici, si sgretola e rilascia elementi minerali, che favoriscono la realizzazione di vini estremamente fini ed eleganti. Il ph è neutro-sub acido.

La tenuta di Montefioralle, luogo unico nel suo genere, si colloca in prossimità dell’omonimo antico Borgo medievale, appena sovrastante il centro abitato di Greve in Chianti. Si trova ad ovest del fiume Greve (parte occidentale) e si genera orograficamente dal Gruppo calcareo marnoso di San Pietro a Sillano. L’altimetria va dai 250 ai 500 metri s.l.m.

I suoli, ricchissimi di scheletro, sono per lo più costituiti da substrati calcareo marnosi (alberese) con presenza localizzata di scisti argillosi (galestro). La pietra più comune è l’alberese, più o meno chiara in funzione della presenza di minerali ed elementi diversi dal calcio. Questa pietra, molto dura, con il suo lento disgregamento cede al suolo minerali ed elementi che poi si ritrovano nei vini che risultano strutturati, sapidi e longevi.

La tenuta di Olmastrino, ultima in termini di acquisizione ma prima in termini di grandezza, si colloca a nord del paese di Greve nei pressi del Colle di Spedaluzzo, che volge dall’altra parte verso l’abitato di Chiocchio.

Questa zona era stata già identificata dal Granduca di Toscana Cosimo III nel 1716 quando fissò i confini del Chianti stabilendo quanto segue: “per il Chianti è restato determinato e sia. Dallo Spedaluzzo fino a Greve; di lì a Panzano, con tutta la Podesteria di Radda, che contiene tre terzi, cioè Radda, Gajole e Castellina, arrivando fino al confine dello Stato di Siena”.

I suoli sono rappresentati da un netto predominio di Argilliti scistose calcaree con forte prevalenza nella parte più alta dell’azienda di Galestro mentre nella parte centrale e a sud si ritrovano suoli più profondi con Argille a Palomino, da qui il nome delle pietre che in zona sono chiamate come Colombino.
Suoli che si adattano molto bene al Sangiovese ed anche a varietà internazionali come il Merlot e Syrah, che abbiamo deciso di piantare in questi terreni.

Questi suoli fanno sì che i vini presentino una struttura tannica importante e salda talvolta austera talvolta velluta, al variare dell’annata, che giovano del lungo invecchiamento, sia in legno quanto in cemento o altri materiali porosi all’ossigeno, per poi trovare il loro equilibrio in bottiglia.